Legge PIA Innovazione
Pubblicato in Finanza agevolata
Descrizione
Il Ministero delle Attività Produttive per incentivare la ricerca industriale nelle imprese nazionali, ha concepito un nuovo strumento integrato di agevolazioni finanziarie: il P.I.A. Innovazione. L’obiettivo di tale strumento agevolativo è quello di sostenere programmi di ricerca industriale e la relativa industrializzazione dei risultati ottenuti. E’ prevista, inoltre, la formazione del personale addetto alle diverse attività del programma di innovazione. Il P.I.A. Innovazione rappresenta un’integrazione di tre strumenti agevolativi nazionali, e più precisamente: – legge 46/82; – legge 488/92;
Cosa permette di fare
Permette di dare avvio, da parte dei soggetti interessati, a più attività contemporaneamente, ed avere come riferimento, per la richiesta delle agevolazioni, un unico bando nazionale. Per richiedere le agevolazioni sul bando P.I.A. Innovazione, pertanto, è necessario prevedere un’attività di ricerca che produca come risultato finale un’innovazione di prodotto e/o di processo. Il prototipo, che rappresenterà il risultato ottenuto dall’attività di ricerca industriale, dovrà essere poi industrializzato, cioè inserito nel processo produttivo ovvero commercializzato. Quest’ultima fase dovrà essere sviluppata con la misura 488/92 (inserita in questo caso all’interno del bando PIA) . L’innovazione di prodotto e/o di processo dovrà essere realizzata mediante una attività di ricerca industriale (R.I.) e un’attività di sviluppo precompetitivo (S.P.). In che cosa si differenziano queste due attività? Con l’attività di R.I. vengono eseguite le ricerche in campo scientifico-tecnologico per acquisire la nuova conoscenza che con l’attività di S.P. dovrà produrre come risultato finale un prototipo non commercializzabile. Quest’ultimo, rappresenta l’applicazione della ricerca che diverrà, poi, industrializzabile, per mezzo dell’attività programmata con la misura 488/92. Il P.I.A. Innovazione, prevede, inoltre, un’attività formativa del nuovo personale e di quello esistente connessa con le finalità del programma di ricerca industriale e di industrializzazione. Riportiamo di seguito alcuni esempi per meglio chiarire il significato di innovazione. Innanzitutto per poter parlare di innovazione occorre che la stessa rappresenti una novità sostanziale rispetto allo stato dell’arte in Europa. Non è quindi necessario scoprire la luce elettrica, ma non è nemmeno sufficiente realizzare una lampadina di forma quadrata. Rimanendo in tema, per fornire un esempio chiarificatore, ha sicuramente costituito un nuovo prodotto la realizzazione della lampadina a basso consumo. Per quanto concerne, invece, il processo produttivo la confusione presso le imprese il rischio di confusione è maggiore. Molti considerano innovativo l’acquisto di macchine computerizzate (ad esempio presse e torni) o la nuova disposizione delle stesse all’interno dello stabilimento. In realtà il nuovo processo produttivo deve contenere l’utilizzo di tecniche non implementate in quello specifico settore, piuttosto che la realizzazione di una tecnologia ad hoc (ad esempio lo studio di Robot nel campo della produzione della auto). Un esempio pratico può essere la realizzazione di un nuovo processo, per la produzione e la conservazione di pasta fresca, con un tempo maggiore di conservazione, preservando intatta la qualità. In questo caso si ha il vantaggio rispetto alla tecnologia tradizionale (maggiore durata del prodotto), l’impiego combinato di tecnologie già utilizzate in altri settori, insieme a nuove soluzioni, da cui si giunge ad un sistema di produzione non utilizzato in nessuna azienda concorrente.
Come opera
E’ prevista la procedura a Bando nazionale. Bando in corso e in chiusura il 26 luglio 2002. Tutti i progetti dovranno essere presentati dai soggetti beneficiari alle banche concessionarie convenzionate con il Ministero delle Attività Produttive. L’istruttoria delle domande, ovvero la loro valutazione, è effettuata dalle banche concessionarie, sulla base di indicatori e di punteggi corrispondenti (con ipotesi di maggiorazione degli stessi ) che definiscono, nel loro complesso, il Grado di innovatività dell’iniziativa. Più precisamente verranno valutati: – L’incidenza dei costi sostenuti per lo sviluppo e la ricerca industriale (L.46) sul totale dei costi (per la L. 46 e per la L. 488); – Il rapporto tra i nuovi occupati qualificati ed il totale dei costi calcolati come precisato al punto precedente; – Adesione al sistema di certificazione Emas o Iso 14001 per la sede produttiva oggetto della domanda a valere sulla legge 488. I punteggi sopra ottenuti avranno una Maggiorazione del 5% nelle seguenti ipotesi: – Affidamento di parte delle attività di ricerca ad Enti pubblici di ricerca o Università; – Accordi con Università per lo svolgimento, presso i propri stabilimenti, di Stage della durata di almeno 3 mesi, finalizzati ad inserire laureati e diplomati universitari; – Valutazione positiva a seguito di intervento previsto della misura 1.2 Azione a) del PON Ricerca. Si avrà una maggiorazione del 10% nel caso in cui il progetto di investimenti riguardi un’innovazione di prodotto. Come si evince dagli indicatori elencati, sono favoriti gli investimenti che prevedono una intensa attività di sviluppo precompetitivo e di ricerca industriale.
Cosa finanzia
Sviluppo precompetitivo – Studi di fattibilità 10% del costo del personale, dei servizi di consulenza e delle spese generali (retroattività max 12 mesi prima della data presentazione della Domanda); – Personale dipendente o in coordinata continuativa per ricercatori, tecnici e ausiliari; – Strumenti, macchinari, attrezzature (nuovi di fabbrica) e opere murarie utilizzate per il programma per la parte relativa all’effettivo utilizzo; – Servizi di consulenza compresi brevetti, diritti di licenza, ecc.; – Spese generali 60% del personale (attrezzi da lavoro, minuteria metallica ed elettrica, guanti, occhiali, ecc.); – Materiali di consumo (materie prime, semilavorati, ecc.); Il costo ammissibile di tali beni è quello relativo alla quota di ammortamento degli stessi da calcolare per una durata pari a circa la metà del tempo di vita utile del bene. Questo vuol dire che se ad esempio un macchinario di un valore pari a 50.000 euro viene ammortizzato fiscalmente con un’aliquota annuale del 12% e la durata dell’attività di sviluppo precompetitivo sarà pari a 24 mesi, il relativo costo agevolabile dovrebbe essere pari a 12.000 euro, salvo dimostrare un intenso utilizzo del bene ed aumentare il relativo costo agevolabile ad euro 25.000 (50% del costo del bene). I beni, invece, per i quali è possibile dimostrare la loro utilizzazione nella fase di industrializzazione, saranno inseriti nel programma di spesa della 488/92, anziché in quello dello sviluppo precompetitivo (legge 46/82) e quindi agevolabili al 100%. Ricerca industriale Le spese ammissibili non dovranno essere preponderanti rispetto a quelle previste per le attività di sviluppo precompetitivo e comunque non superiori al 30% del totale previsto per quest’ultimo. Centri di Ricerca La ricerca industriale potrà essere commissionata all’esterno o realizzata all’interno. In questo caso è possibile realizzare un Centro Ricerca per il quale sono ammesse le seguenti voci di spesa: – progettazione e studi per un massimo del 5% delle spese complessivamente ammissibili; – acquisto di terreni e fabbricati da utilizzare esclusivamente per le attività di ricerca; – costruzione di opere edili ed infrastrutturali esclusivamente per le attività di sviluppo; – strumenti, attrezzature, impianti speciali compresi i laboratori mobili. Tali costi non possono essere superiori al 30% delle spese previste per le attività di sviluppo precompetitivo. Inoltre, il Centro Ricerca dovrà mantenere la sua destinazione di Cento di Ricerca ed in capo al soggetto beneficiario delle agevolazioni per almeno 5 anni. Per i beni del Centro Ricerca non è previsto il limite dell’ammissibilità del costo del bene stabilito invece per le attività di sviluppo precompetitivo. Per maggiori approfondimenti sulle spese ammissibili consultare le sezioni dedicate alle misure che compongono il P.I.A. Innovazione: – legge 488/92; – legge 46/82.
Chi finanzia
Imprese del settore manifatturiero e servizi che hanno diritto di presentare domanda per il bando Industria della legge 488/92: Sono agevolabili le imprese identificate da sezioni o classi della classificazione ISTAT ’91 così come di seguito illustrato: SEZIONE C “Estrazione di minerali” SEZIONE D “Attività manifatturiere” SEZIONE E “Produzione e distribuzione di energia elettrica, di gas, e acqua”: limitatamente alle classi 40.10 (Produzione e distribuzione di energia elettrica) e 40.30 (Produzione e distribuzione di vapore ed acqua calda – compreso il teleriscaldamento – ) SEZIONE F “Costruzioni” IMPRESE DI SERVIZI così come elencate nell’allegato 2 della Circolare 900315 Si osservi: che si tratta di aziende di servizi alla produzione che un’impresa, appartenente ad una classe diversa da quelle di seguito elencate, per poter presentare un programma inerente una delle classi ammesse deve deliberare una variazione di statuto per l’acquisizione ditale codice. 55 – Alberghi e ristoranti, limitatamente a mense e fornitura di pasti preparati (rif. 55.5), con esclusione della fornitura di pasti preparati a domicilio, per matrimoni, banchetti, ecc. 63 – Attività di supporto ed ausiliarie dei trasporti, escluse quelle delle agenzie di viaggio e degli operatori turistici, con esclusione dei mezzi di trasporto. 64 – Poste e telecomunicazioni, limitatamente alle telecomunicazioni (64.20), ivi inclusa la ricezione, registrazione, amplificazione, diffusione, elaborazione, trattamento e trasmissione di segnali e dati da e per lo spazio e la trasmissione di spettacoli e/oprogrammi radiotelevisivi da parte di soggetti diversi da quelli titolari di concessione per la radiodiffusione sonora e/o televisiva in ambito nazionale di cui alla legge 6.8.90, n. 233 e successive modifiche e integrazioni 72 – Informatica e attività connesse, ivi inclusi i servizi connessi alla realizzazione disistemi tecnologici avanzati per la produzione e/o diffusione di servizi telematici e quelli di supporto alla ricerca e all’innovazione tecnologica in campo informatico e telematico 73 – Ricerca e Sviluppo, ivi inclusi i servizi di assistenza alla ricerca e all’introduzione/adattamento di nuove tecnologie e nuovi processi produttivi e di controllo, i servizi di consulenza per le problematiche della ricerca e sviluppo e quelli di supporto alla ricerca e all’innovazione tecnologica in campo informatico e telematico 74 – Altre attività professionali ed imprenditoriali, limitatamente a: a) attività degli studi legali (rif. 74.11) b) contabilità, consulenza societaria, incarichi giudiziari e consulenza in materia fiscale (74.12), ivi incluse le problematiche del personale c) studi di mercato (rif. 74.13), ivi inclusi i servizi connessi alle problematiche del marketing e della penetrazione commerciale e dell’import-export d) consulenza amministrativo-gestionale (74.14), ivi inclusa la consulenza relativa alle problematiche della gestione, gli studi e le pianificazioni, l’organizzazione amministrativo-contabile, l’assistenza ad acquisti ed appalti, le problematiche della logistica e della distribuzione e le problematiche dell’ufficio, con esclusione dell’attività degli amministratori di società ed enti e) attività in materia di architettura, di ingegneria ed altre attività tecniche (74.20), ivi compresi i servizi di manutenzione e sicurezza impiantistica, i servizi connessi alla realizzazione e gestione di sistemi tecnologici avanzati per il risparmio energetico e per la tutela ambientale in relazione alle attività produttive, i servizi per l’introduzione di nuovi vettori energetici, i servizi connessi alle problematiche dell’energia, ambientali e della sicurezza sul lavoro, i servizi di trasferimento tecnologico connessi alla produzione ed alla lavorazione e trattamento di materiali, anche residuali, con tecniche avanzate f) collaudi e analisi tecniche (74.30) ivi compresi i servizi connessi alle problematiche riguardanti la qualità e relativa certificazione nell’impresa g) pubblicità (74.40) h) servizi di ricerca, selezione e fornitura di personale (74.50) i) servizi di vigilanza privata (74.60.1) j) laboratori fotografici per lo sviluppo e la stampa (74.81.2) e attività di aerofotocinematografia (74.81.3) k) attività di imballaggio, confezionamento (74.82) l) servizi congressuali di segreteria e di traduzione (74.83) m) design e stiling relativo a tessili, abbigliamento, calzature, gioielleria, mobili e altri beni personali o per la casa (74.84.5) n) servizi di segreteria telefonica (rif. 74.84.6), ivi compresi i call center 80 – Istruzione, limitatamente a: a) istruzione secondaria di formazione professionale (80.22) b) scuole e corsi di formazione speciale (80.30.3), ivi compresi i corsi di formazione manageriale 90 – Smaltimento dei rifiuti solidi, delle acque di scarico e simili, limitatamente a: a) raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi (rif. 90.00.1), limitatamente a quelli di origine industriale e commerciale b) smaltimento e depurazione delle acque di scarico ed attività affini (rif. 90.00.2), limitatamente alla diluizione, filtraggio, sedimentazione, decantazione con mezzi chimici, trattamento con fanghi attivati e altri processi finalizzati alla depurazione delle acque reflue di origine industriale 92 – Attività ricreative, culturali e sportive, limitatamente alle attività di produzione radio-televisiva da parte di soggetti diversi da quelli titolari di concessione per la radiodiffusione sonora e/o televisiva in ambito nazionale di cui alla legge 6.8.90, n. 233 e successive modifiche e integrazioni, limitatamente alle sole spese di impianto (rif. 92.20) 93 – Altre attività di servizi, limitatamente alle attività delle lavanderie per alberghi, ristoranti, enti e comunità (93.01.1)
Quanto finanzia
L’agevolazione per la parte d’innovazione è composta da un finanziamento agevolato e da un contributo a fondo perduto, per la parte non coperta dal prestito. Il prestito varia tra il 60% ed il 70% della spesa ammissibile è ad un tasso pari al 20% di quello di riferimento (1.06 circa) erogabile massimo in 3 quote e per S.A.L. (Stato Avanzamento Lavori). Tale agevolazione in conto interessi nella maggior parte dei casi è pari al 18% – 20% dell’agevolazione totale che può arrivare al 50% dell’investimenti ammissibile. La parte eccedente sarà erogata a fondo E’ importante ricordare che il rimborso del finanziamento R&s inizia al termine dell’attività di ricerca Per l’industrializzazione è prevista un’agevolazione a fondo perduto pari al 65% del totale investimenti con esclusione delle Regione Calabria per la quale tale percentuale è pari a circa il 90% dell’investimento. Le modalità di erogazione sono quelle previste per la 488/92. Per la Formazione il 45% del totale spese delle attività formative con un’agevolazione massima ottenibile di 250.000 euro. Le modalità di erogazione sono quelle previste per il P.I.A. Formazione.
In quanto tempo
Il programma di R.I. e S.P. può avere una durata minima di 18 mesi e massima di 30 mesi e secondo le modalità previste dalla legge 46/82. I tempi di erogazione avvengono per S.A.L. con un massimo di 3 quote con esclusione dell’ultimo 10% che è erogato dopo la fase del collaudo finale. Il finanziamento, ricordiamo, è erogato per S.A.L. e il rimborso dello stesso ha inizio, invece, con il pagamento della prima rata dal primo anno successivo alla chiusura del programma di R.I. e S.P. e per una durata massima di 10 anni. La tempistica di realizzazione degli investimenti per l’attività di industrializzazione è minimo 24 mesi e massimo 48 mesi e anch’essa si sviluppa per S.A.L. (minimo due quote – massimo 3 quote) e secondo le modalità della legge 488/92. Il programma di formazione dovrà iniziare entro 60 giorni dalla data del decreto di concessione delle agevolazioni e ultimarsi entro la chiusura del programma d’industrializzazione. Le agevolazioni sono concesse in 3 quote e per S.A.L. Solo per le PMI è possibile richiedere, come anticipazione, la prime quota delle agevolazioni ottenute per ogni singola misura, dietro presentazione di polizza fidejussoria. Per il P.I.A. formazione quest’ultima possibilità è prevista anche per la richiesta della seconda quota, dimostrando, però, di aver sostenute spese che diano diritto all’ottenimento della prima quota.
Cosa bisogna fare
Una caratteristica indispensabile che un’impresa promotrice di un’attività R.I. e S.P. deve possedere, è un’organizzazione interna per curare nei dettagli le diverse fasi del progetto che saranno svolte sia internamente all’azienda che esternamente. Tutto il programma, poi, ricordiamo, deve essere coordinato sino alla sua chiusura per l’ottenimento del Decreto di concessione definitivo.